domenica 11 ottobre 2020

CONSIDERAZIONI SULLE ELEZIONI ENASARCO

Chi ha Vinto le Elezioni Enasarco?


 


 

 

Giovanni Di Pietro

Vice Presidente Vicario Usarci

Dopo ben 10 mesi di campagna elettorale all’ultimo sangue, finalmente siamo arrivati al termine con buona pace di chi ha vinto e di chi ha perso.

Questa competizione, questo sistema a suffragio universale, a mio modestissimo parere del tutto personale, mi ricorda la Corazzata Potëmkin di Fantozziana Memoria.

Qual’è la grande differenza tra il vecchio sistema e quello attuale? La differenza consiste nel fatto che ora sono gli agenti a scegliere la propria lista che è comunque preparata dalle associazioni degli agenti. Non potrebbe essere altrimenti, non puòcertamente essere una lista aperta.

Qusto dovrebbe essere un sistema altamente democratico, la categoria  designa i propri delegati, nulla sarebbe più democratico.

Nella realtà tutto ciò non accade, la Categoria degli agenti commerciali è una categoria refrattaria a qualsiasi aggregazione, ed accade che al voto, svolto comodamente da casa seduti in poltrona, partecipino in 33 mila su duecentotrentamila aventi diritto, meno del 15% degli agenti.

E gli altri? Gli altri non sapevano, non volevano, non potevano, non hanno ricevuto il certificato (falso), non hanno votato perché non cambia nulla, perché sono arrabbiato con l’Enasarco.

Questo e’ sovente il risultato della democrazia diretta, un insieme di indifferenza, disinteresse, indolenza, apatia, noncuranza, negligenza, trascuratezza, qualunquismo, salvo poi continuare a lamentarsi ed accusare chi cerca di far funzionare un ente che da 80 anni eroga pensioni agli agenti a bassissimo costo, si, bassissimo, perché non bisogna dimenticare che il 50% dei contributi è pagato dalle mandanti, mentre l’inps è pagato esclusivamente dall’agente.

Democrazia diretta che spesso può arrecare più danni che vantaggi.

La Fondazione per dare inizio alle votazioni occorre che avviii una serie di attività come: valutare chi ha diritto al voto, inviare i certificati, avere tecnici esperti per la criptazione dei voti, software, raccomandate, pec, comunicazioni varie, personale dedicato, riunioni, tutte attività che presumo abbiano un costo di un paio di milioni di euro.

Ma non è questo il punto fondamentale, il problema più grosso è costituito dalla scalabilità della Fondazione. Cosa significa? L’Enasarco è un Ente pensionistico tra i più grossi del nostro paese e gestisce un patrimonio di circa 8 miliardi.

Annualmente 2/3 miliardi vengono investiti in varie attività per ottenere un margine che possa accrescere il patrimonio, utile alla rivalutazione del montante contributivo ed al pagamento delle pensioni; 2/3 miliardi di investimento fanno gola a tanti, gente per bene che lavora correttamente nella finanza, e gente senza scrupoli.

Sarebbe sufficiente che un gruppo di senza scrupoli, che decidesse di scalare la fondazione, ovvero appropriarsene, si alleasse con una associazione con diritto a presentare la propria lista, che investa qualche centinaio di migliaia di euro, tanta pubblicità, tanto discredito verso il prossimo, roboanti promesse, ed il gioco è fatto.

I sindacati, quelli che tutelano gli agenti, non hanno soldi da investire in campagne elettorali, sarebbero investimenti errati, senza nessuna possibilità di poter recuperare il capitale investito; far parte del consiglio dei delegati, non dà diritto a prebende, gettoni, lauti stipendi, nulla di tutto questo, quindi, chi investe tanto denaro lo fa con lo scopo di farlo rientrare in qualche modo, e come? Personalmente non conosco sistemi leciti per recuperarli.

Io, noi dell’Usarci, dovremmo essere ben felici di come sono andate le elezioni,

 LE ABBIAMO VINTE, ANZI, NO! LE ABBIAMO STRAVINTE. Noi correvamo da soli, ed abbiamo ottenuto il 33% dei voti,ben 9.834; gli altri, quelli che sono davanti, sono una coalizione di ben 3 associazioni, quindi i 14. 000 voti presi, devono essere divisi per tre, pertanto ogni sindacato di questi avrebbe preso solo 4,666 voti , contro i 10.000 voti dell’Usarci, tra noi ed il secondo vi è una differenza Di oltre il 50%.

Personalmente però non sono soddisfatto, non sono soddisfatto perché questo è un sistema pericoloso, e se oggi come penso, non vi era alcun pericolo, potrà arrivare il momento che quello da me paventato possa accadere, ed allora addio alle pensioni degli agenti.

Giovanni Di Pietro

2 commenti:

  1. Condivido in pieno il suo pensiero...

    RispondiElimina
  2. Zeno Carnimeo
    Egregio Di Pietro ho letto il tuo articolo e condivido molto di quello che hai scritto anche se sul finire il tuo è più un grido di dolore che di soddisfazione.
    A mio avviso questa elezione ha fatto cadere la maschera su tutti i “commensali” che siedono intorno al tavolo ENASARCO e hanno detto chiaramente che il primo e più rappresentativo sindacato di categoria è USARCI, impressiona il forte dato negativo di FNAARC che ha avuto addirittura la guida degli ultimi 4 anni con Costa presidente, non si può leggere il dato di FIARC nascosto sotto la gonnellina di altri compresa la vorace Federagenti. Inesistenti gli altri come logica vuole CGIL CISL UIL UGL hanno poco a che fare con gli agenti di commercio.
    Di parte mandanti impressiona ancora una volta la debacle di Confcommercio e sopratutto di Confindustria, mentre man bassa ha fatto Confesercenti e non so per quanto bene a favore degli agenti.
    Cosa succederà ora?
    Succede che ancora una volta vi dovete sobbarcare di un lavorone enorme: proteggere gli agenti e l’ENASARCO. Lo so siete tutti agenti, poco propensi alla gestione “politica”, e l’unico politico che avete è Marzolla (da me poco amato) che dovrà tirare fuori gli attributi e ripagare gli agenti usarcini di tanta libertà di cui ha goduto muovendosi nel pantano della politica che gira intorno all’ente.
    L’impegno tuo e del tuo Presidente MIRIZZI non sarà facile, ma quasi 10.000 agenti che vi hanno votato sono una risorsa che nn si può dissipare, attendono risposte ma possono anche essere 10.000 tifosi che stanno tutti i giorni a contatto con gli altri 220.000 agenti attivi.
    Su questi ultimi c’è da fare il lavoro più improbo ma non impossibile, per prima cosa squarciare il velo di ignoranza che attanaglia la categoria e che li fa essere qualunquisti e populisti. Se tutti gli agenti di commercio fossero OBBLIGATI all’atto della sottoscrizione di un contratto di agenzia di aver preso conoscenza degli articoli del CC degli AEC di settore e del regolamento di previdenza Enasarco avremmo meno ignoranti e meno rompicoglioni che sbraitano e bestemmiano.
    Buon lavoro a te e agli altri colleghi eletti delegati.

    RispondiElimina

Inserisci qui il tuo commento, ma ricorda di inserire la tua mail, che comunque non sarà pubblicata.