Perchè Le Somme Relative All'indennità Non Vengono
Rivalutate?
Alla cessazione del rapporto da parte della casa mandante, o
da parte dell'agente per pensionamento di vecchiaia o per grave colpa della mandante,
l'agente ha diritto secondo quanto previsto dagli AA.EE.CC. all'indennità
suppletiva di clientela che è pari al 3% per i primi tre anni di rapporto, 3,5%
dal quarto al sesto anno di rapporto, ed al quattro per cento dal settimo anno
in poi, con alcune piccole variazioni nel caso si tratti di AEC industria o
commercio. Queste somme vengono erogate anche a distanza di anni senza alcuna
rivalutazione., a differenza del FIRR che viene rivalutato dall' ENASARCO.
Accade che
in un rapporto di agenzia iniziato nel lontano 1990 con una provvigione annua
di 10.000,00 euro, ci si veda liquidare a distanza di oltre 22 anni, una somma
pari ad € 300,00. senza alcuna rivalutazione. In pratica, se il contratto
iniziato nel 1990 cessa nel 2012 a Provvigione Costante di 10.000,00 euro annuali, l'agente si vede liquidare la somma
di € 6.600,00. Al contrario , se detta
somma che la mandante dovrebbe accantonare annualmente, venisse rivalutata,
l'agente avrebbe diritto ad una indennità pari ad € 9.300,00 , ovvero una somma
maggiore del 50% rispetto a quanto viene oggi liquidato.
liquidazione
senza rivalutazione € 6.600,00
Liquidazione
rivalutata € 9.300,00
Non vi è
dubbio quindi che la mandante ha un
ingiusto arricchimento a danno dell'agente.
L'USARCI in qualità di sindacato più vicino alla categoria, deve farsi
promotore nelle sedi più opportune al fine di mettere riparo a questa stortura
a danno dell'agente.
Giovanni Di Pietro
1 commento:
Buonasera,
sono un ex agente di commercio con con Matricola Enasarco 8224030 e volevo sapere come devo fare per farmi liquidare il mio estratto conto dalle ditte mandanti.
In attesa di una vs risposta ringrazio anticipatamente.
Galizia Aureliano.
E-mail; galfish2007@libero.it
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