Le due linee possono essere viste come gli interessi dell’Enasarco e quella degli agenti, linee che dovrebbero convergere in un unico punto, che rappresenta per l’appunto gli interessi degli agenti commerciali. E’ questo lo scopo dell’Enasarco, fornire all’agente la migliore pensione possibile.
Al contrario, gli obiettivi che questa gestione si pone, vanno verso due direzioni opposte, sicuramente non a favore della categoria.
La domanda sorge spontanea: ma la Fondazione ha veramente necessità di cinque nuovi dirigenti o la manovra serve per accontentare gli amici degli amici?
La risposta certa è che la Fondazione non ha alcuna necessità di nuovi dirigenti: il personale si riduce, le macchine sostituiscono gli uomini. Occorre fare economia per dare risposte chiare e certe agli agenti che sono gli azionisti dell’Enasarco.
Cosa dovrebbe fare l’Ente?
Il ruolo dell’Enasarco dovrebbe essere quello di far aumentare la
redditività del capitale previdenziale per alleggerire la contribuzione
ed aumentare la resa pensionistica.
In pratica, i due obiettivi, aumento delle pensioni e riduzione
contributiva, dovrebbero convergere (andare di pari passo), mentre la
nuova presidenza, a fronte di un aumento dei contributi annuali, dovuti
ad un incremento delle vendite, invece di utilizzare i maggior introiti
per gli agenti, decide di spendere questi soldi per l’assunzione dei
nuovi dirigenti.
Sul fronte opposto gli agenti chiedono la riduzione del contributo che devono pagare per la solidarietà. Si può fare?
Gli agenti chiedono la riduzione del fondo di solidarietà, un balzello
troppo elevato. Il contributo di solidarietà poteva avere la sua valenza
a seguito della emanazione della legge “Fornero”, quando la
sostenibilità della Fondazione è stata portata dai precedenti trenta
anni agli attuali cinquanta per dare maggiori garanzie pensionistiche ai
futuri agenti.
Oggi il fondo di solidarietà può essere ridotto in quanto la
sostenibilità è stata raggiunta. Sarebbe molto più utile ridurre
gradualmente tale contributo iniziando con un punto, un punto e mezzo
per ogni biennio e, nel contempo, valutare l’impatto sui conti
dell’Ente.
Mezzo milione di euro destinati ai nuovi dirigenti. Come potrebbero essere utilizzati in modo migliore?
Si potrebbero utilizzare i cinquecentomila euro destinati ai nuovi
dirigenti per creare il fondo di garanzia per gli omessi versamenti
Enasarco da parte delle mandanti.
L’agente non può continuare ad essere il capro espiatorio delle
appropriazioni indebite delle mandanti, degli omessi versamenti e nello
stesso tempo continuare a versare alle mandanti, poco serie, la propria
quota previdenziale, quota che viene intascata dalle proponenti e non
versate al fondo previdenza.
Queste omissioni comportano il mancato riconoscimento agli agenti, in
toto o in parte, dei versamenti dovuti per legge, con l’avallo
dell’Enasarco, che, spesso a suo insindacabile giudizio, riduce gli
importi che le aziende dovrebbero versare a scapito dei soli agenti.
No, “ORA BASTA”, l’agente deve tornare al centro dell’attenzione dell’Enasarco. Devono finire le spese inutili come l’assunzione dei cinque nuovi dirigenti.
L’Enasarco deve fare esclusivamente gli interessi degli agenti ed anche delle aziende serie che versano regolarmente i contributi.
Diciamo Basta alla perdita dei Contributi a scapito degli agenti,
Diciamo basta ai contributi di solidarietà che riducono le pensioni.
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