Molti colleghi, agenti di commercio, non controllano la casella di posta
PEC, ciò potrebbe rappresentare un grosso rischio nel caso la mandante,
o un altra persona o ente ci avesse inviato una diffida od una
ingiunzione.
E' bene ricordare che per avere valore legale (al pari
di una raccomandata con avviso di ricevimento), la P.E.C. deve essere inviata
ad un altro indirizzo P.E.C.
Una mail normale, inviata ad un indirizzo P.E.C. non ha alcun
valore legale.
E' bene sapere che gli indirizzi di posta certificata sono pubblici e si possono trovare al sito istituzionale http://www.inipec.gov.it/ ,
In pratica l'indirizzo PEC costituisce la nostra residenza virtuale.
Se
non controlliamo la casella di posta P.E.C., la comunicazione la si dà
comunque come letta, è come se ricevessimo una raccomandata e non
controllassimo il contenuto,
Se la mandante dovesse inviarci una PEC dove ci comunica di ridurci la
zona di oltre il 20% , se entro 30 gg non rispondiamo di non accettare
la variazione, la stessa diventa effettiva e non possiamo più
contestarla e rivendicare i nostri diritti..
Giovanni Di Pietro
Questo blog vuole dare voce agli agenti e rappresentanti di commercio, categoria silenziosa di lavoratori.Tutti possono concorrere alla creazione di articoli, pensieri, proposte, nel rispetto del vivere civile, con un linguaggio moderato. Ognuno è responsabile delle proprie dichiarazioni. Il blogger oscurerà ogni post o dichiarazione che insindacabilmente riterrà irriguardoso e non corrispondente ai dettami del vivere civile. ATT.NE: NON VERRANNO PUBBLICATI I COMMENTI ANONIMI
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