martedì 14 aprile 2009

LE ESPERIENZE DI UN COLLEGA

Carissimi Colleghi
mi rivolgo a Tutti Voi, Agenti o Rappresentanti che siate, con questa lettera aperta. Da tempo mi sono ripromesso più volte di scriverVi ma il tempo a disposizione scarseggia sempre.

Chi Vi scrive è stato dipendente di una grande Azienda Commerciale nel primo decennio della propria vita professionale.
Tale rapporto si interruppe inaspettatamente a causa della opinabile decisione di smembrare quella solida realtà da parte della nuova Proprietà subentrata al Fondatore.
Tutto ciò per il solo scopo di effettuare una maxi operazione finanziaria <> giocando sulla ... pelle di l0mila capofamiglia che avevano contribuito con il loro impegno ad ottenere risultati eccezionali nel breve arco di un ventennio o poco più.

Il mio inserimento nel comparto commerciale è nato in tale realtà e contesto così come la scelta successiva, quasi obbligata dagli eventi, di trasferire quella esperienza di lavoro nella professione di agente - rappresentante.

Era evidente già da allora che le Aziende per investire meno ma soprattutto per aumentare i loro profitti avrebbero provveduto ad altri interventi analoghi definendoli ristrutturazioni commerciali.
Credo sia evidente a tutti che dal 1970/ 80 in poi le Proprietà hanno così agito e non ditemi che ciò non ha creato una prima forma di precarizzazione del lavoro e del vivere.

Rilevo infatti che in questi ultimi anni i rapporti con le Mandanti sono ulteriormente peggiorati.

In passato una cultura morale concreta ( rispetto a quella inesistente d’oggi ) faceva sì che il rapporto di collaborazione implicasse anche i valori umani che legavano il Proprietario all’ Agente e viceversa...

Oggi i valori sono “aria fritta “ in ogni contesto, fìguriamoci in questo.

In caso di cessazione di un rapporto d’agenzia conta solo il Contratto ed il suo contenuto.
Anzi e più precisamente conta solamente se qualcuno, Sindacato prima e Legale poi, lo sanno far valere ed applicare dalla Magistratura competente altrimenti le Proprietà fanno a gara per disconoscerlo o quantomeno non lo applicano compiutamente.

In quasi trenta anni di attività ho provato sulla mia pelle ciò che riporto.

Vi offro un consiglio da amico “In questo mondo di furbetti (eufemismo educato ) fatevi furbi!
Difendete quei ( pochi ) diritti che tutelano la categoria”.
IscriveteVi e divulgate I’ USARCI - LARAC, Sindacato apartitico che ha a cuore i nostri interessi perchè costituito e gestito da Colleghi che hanno fatto del volontariato sindacale gratuito un loro scopo di vita .
Dobbiamo innanzitutto imparare a non considerare un collega anche del nostro stesso settore un concorrente ma semplicemente un collega.

Spero di incontrarVi sempre più numerosi presso la Sede in Pescara, disposto anche a raccontarVi con maggiore dovizia di particolari le “esperienze disgustose” che mi hanno indotto a sollecitare un Vostro maggiore impegno nel sociale che ci riguarda molto da vicino.

Saluti a tutti, cordialmente
Roberto Busanelli