lunedì 16 settembre 2013

NON SCHERZIAMO CON LA P.E.C. (posta elettronica certificta)

Molti colleghi, agenti di commercio, non controllano la casella di posta PEC, ciò potrebbe rappresentare un grosso rischio nel caso la mandante, o un altra persona o ente ci avesse inviato una diffida od una ingiunzione.
E' bene ricordare che per avere valore legale (al pari di una raccomandata con avviso di ricevimento), la P.E.C. deve essere inviata ad un altro indirizzo P.E.C.
Una mail normale, inviata ad un indirizzo P.E.C. non ha alcun valore legale.
E' bene sapere che gli indirizzi di posta certificata sono pubblici e si possono trovare al sito istituzionale http://www.inipec.gov.it/ ,

In pratica l'indirizzo PEC costituisce la nostra residenza virtuale.

 Se non controlliamo la casella di posta P.E.C., la comunicazione la si dà comunque come letta, è come se ricevessimo una raccomandata e non controllassimo il contenuto,

Se la mandante dovesse inviarci una PEC dove ci comunica di ridurci la zona di oltre il 20% , se entro 30 gg non rispondiamo di non accettare la variazione, la stessa diventa effettiva e non possiamo più contestarla e rivendicare i nostri diritti..

Giovanni Di Pietro