18° CONGRESSO USARCI-LARAC ABRUZZO e MOLISE
19 FEBBRAIO 2011
RELAZIONE DEL PRESIDENTE
BRUNO ROSSI
SIGNORI,
GRADITI OSPITI,
COLLEGHE, E COLLEGHI
Prima di aprire ufficialmente il 18° congresso desidero porgere il mio benvenuto a voi tutti ed ai gentili ospiti presenti anche a nome di tutto il direttivo dell’ USARCI-LARAC.
Rivolgo innanzitutto un saluto al rappresentante dell’ente camerale di Pescara dott. Roberto Parisio in rappresentanza del presidente Daniele Becci e del segretario generale dott. Massimo Taschini assenti per impegni di lavoro .
Grazie alla loro disponibilità abbiamo l’opportunità di
celebrare il nostro congresso nella casa naturale degli agenti e rappresentanti :
la camera di commercio.
Rivolgo un saluto al vicepresidente regionale e assessore alle attivita’ produttive dottor Alfredo Castiglione , che avrà l’occasione d’informare l’assemblea sulle iniziative della regione per sostenere l’economia in Abruzzo. Affido inoltre al presidente Castiglione un saluto per l’assessore Regionale alle politiche del lavoro dott. Paolo Gatti, invitato ma purtroppo assente per precedenti impegni e dal quale avremmo voluto conoscere le iniziative del suo assessorato a favore della formazione in quanto strumento professionale ormai indispensabile per la nostra categoria.
Saluto il presidente della provincia di pescara dott. Guerino Testa,con il quale non abbiamo ancora avuto l’opportunità di relazionarci sui temi a noi più cari quali la viabilità, asse attrezzato
in testa, e altri argomenti d’interesse per la nostra categoria
Saluto l’assessore al commercio del comune di Pescara Stefano Cardelli ,che potrà’ fornirci utili indicazioni sulle problematiche legate ai pedaggi , parcheggi, zone ztl ecc…
Saluto il vicepresidente nazionale vicario Franco Damiani , che
ci aggiornerà sulla federazione ed in particolare sulla nuova riforma Enasarco e sulle trattative per il rinnovo degli AA.EE.CC. dell’industria.
E' con piacere saluto il dott. Ottavio Baia, formatore Certiquality che ci illustrerà i nuovi scenari aperti dalla certificazione
di qualità per gli agenti e rappresentanti di commercio .
Desidero inoltre porgere il benvenuto al presidente usarci di Ancona Ernesto Fioretti, con il quale condividiamo spesso obbiettivi e strategie sindacali.
Porgo un saluto di benvenuto anche a nome di tutto il direttivo ,al segretario nazionale del sindacato UGIFAI,signor Teo Sciarra, che invito ad aprire con l’ USARCI un dialogo costruttivo nell’interesse della categoria.
Nella speranza di non aver trascurato nessuno, e prima di dare la parola ai nostri ospiti, vorrei illustrare all’assemblea la mia relazione :
Dopo la fine degli studi, in attesa di scoprire le mie reali attitudini lavorative mi affascinava una professione, che pur non avendo contorni delineati o specificità particolari, incarnava nel mio immaginario lo stereotipo del lavoro perfetto perche’ consentiva:
liberta’ d’iniziativa, potenzialita’ economica ma sopratutto
autonomia operativa :
la professione dell’agente e rappresentante di commercio.
Ma perchè proprio l’agente di commercio ?
Vedete,la nostra è una categoria di ottimisti non per libera scelta ma per obbligo professionale.
In fondo una parte delle nostre provvigioni ci viene corrisposta anche per affrontare le difficoltà con il sorriso sulle labbra, anche per non lasciare intravedere ai clienti le mille preoccupazioni che ci angustiano, perché spesso quel nostro sorriso stampato sulla faccia serve a rincuorare e dare fiducia alle persone che incontriamo.
Ma le nostre gambe, il nostro fiato, il nostro cuore ed il nostro cervello non possono reggere all’infinito.
Lo dico senza nessuna retorica , ma sono convinto che il nostro lavoro sia diventato quasi una missione; una missione ogni giorno più difficile, perché per portarla a termine dobbiamo lottare contro un mercato sempre più globalizzato , monopolizzato dalle economie asiatiche , ormai protagoniste indiscusse degli scenari economici mondiali.
Ma l’ottimismo e’ una componente indispensabile nella nostra attività, perché se non fossimo ottimisti non avremmo scelto questo lavoro, e non saremmo in grado di affrontare le sfide sempre nuove che ci vengono proposte senza la positività dell’ottimismo nessun successo sarebbe possibile e, attualmente per noi, ogni vendita è un successo. L’essere ottimisti però non vuol dire non essere pragmatici o concreti ,oppure miopi fino a non capire che facciamo parte di un sistema complesso, dove sono ormai necessarie regole certe e risorse dedicate.
Da troppo tempo rileviamo una disattenzione della politica nei confronti della nostra categoria, ma nonostante tutto, abbiamo tenuto duro, facendoci carico in prima persona dei problemi e delle difficoltà che la stessa non sapeva o non voleva risolvere.
Abbiamo pagato di tasca nostra il continuo aumento dei carburanti e lo abbiamo pagato due volte: una prima volta facendo il rifornimento alle nostre auto ed una seconda con la diminuzione delle vendite causate dalla crisi che ancora attanaglia la nostra economia.
Paghiamo di tasca nostra anche l’aumento del-le ore che dobbiamo dedicare al lavoro per convincere i clienti ad acquistare,e paradossalmente a vendere i loro, scusate i nostri prodotti in concorrenza con i marchi made in Cina.
Paghiamo anche di tasca nostra e con la nostra serenità, il nervosismo delle nostre aziende che
Sempre più frequentemente ci addebitano le difficoltà commerciali, evitando di fare una seria autocritica, e determinando una“precariz-zazione” dei rapporti di lavoro che sfociano quasi sempre in lunghi contenziosi.
La disattenzione politica nei nostri confronti è un onere che grava sulle nostre provvigioni almeno tanto quanto le imposte; basti pensare a cosa significhi per ognuno di noi incorrere oggi in un’infrazione da ritiro di patente.
Siamo considerati come “figli di un dio minore” rispetto ai camionisti, ai taxisti, agli autisti ecc. a noi una disattenzione al volante, quando non ci costa la vita, rischia di costarci il lavoro, la disdetta dei nostri contratti, anni di fatiche.
Eppure proprio noi siamo una risorsa fondamentale ed insostituibile per l’economia, proprio noi siamo quegli imprenditori che pur in anni difficilissimi, hanno contribuito a tenere in piedi l’economia del paese sostenendo con la nostra capacita’ d’intermediazione ,la crescita delle aziende che rappresentiamo e di conseguenza anche l’occupazione.
Francamente in questo paese,con questa economia e con questo sistema distributivo , più di uno dovrebbe ringraziarci, perché se non ci fossimo noi le aziende venderebbero molto meno; e meno sarebbero anche gli occupati e minore sarebbe quindi la distribuzione benessere :
su questo punto sono pronto a sfidare chiunque possa dimostrarmi il contrario.
Oggi, dopo molti anni di militanza nella categoria non riesco ancora a darmi una risposta convincente alle seguenti domande :
- mi piace sempre fare l’agente di commercio?
- sono soddisfatto del rapporto economico ricavi-prestazione del mio lavoro?
- ho ancora un’autonomia operativa?
sinceramente oggi non ne sono piu’ convinto !
A far vacillare la mia convinzione, non e' certa-mente la difficoltà che incontro quotidiana-mente nello svolgimento della mia attività, non sono certamente i clienti che tra tante difficoltà cercano di sopravvivere e chiedono l'impossibile!
Gli ostacoli maggiori provengono dalle case mandanti;
gestire il rapporto con esse e' diventato per noi una impresa faraonica a causa delle implicazioni burocratiche a nostro carico , non remunerate, visto che siamo l'unica categoria rimasta, pagata solo se si ottengono risultati;
gli agenti e rappresentanti di commercio, per chi non lo ricorda, intermediano circa il 70% del pil nazionale .
invece di valorizzarci, le mandanti cercano in tutti i modi di economizzare principalmente sulla nostra pelle riducendoci le provvigioni e facendo diventare direzionale il cliente più importante della nostra zona.
Sono passati due anni da quando , eletto nel direttivo dell’usarci–larac, sono stato chiamato a ricoprirne la carica di presidente.
un incarico certamente importante, ma sopra-tutto impegnativo perche’ iniziato contestualmente alla peggiore crisi che abbia mai investito le economie mondiali dal 1929 ,alla quale si e’ aggiunto
per la nostra regione l’evento più disastroso degli ultimi cento anni :
il terremoto de L’Aquila del6/4/ 2009
I riflessi negativi di tale evento hanno investito la categoria in maniera pesante ,alzando il li-vello di conflittualità con le case mandanti a causa delle numerose disdette per colpa, spesso pretestuose, nei confronti di colleghi che operavano su L'Aquila e provincia, perchè a fine 2009 non avevano raggiunto il budget.
Cercare di tutelare una categoria che ha nel proprio DNA una forte componente dissociativa, vi garantisco e’ cosa ardua.
La categoria deve convincersi che solo pro-muovendo il sindacato si possono ottenere benifici e salvaguardare quei diritti che spesso le mandanti tentano di alienarci.
E' principalmente con la forza dei numeri che si rende efficace il lavoro del sindacato,garantendogli quell’indipendenza intellettuale indispensabile allo svolgimento del proprio
mandato.
Un’esortazione la rivolgo in particolare alle
colleghe che sempre più numerose si avvicinano alla professione di agente, e che il sindacato vorrebbe più rappresentate al proprio interno per poterne capire meglio le esigenze e veicolarne le giuste istanze nelle sedi opportune.
E' con questi obbiettivi che ho iniziato il mio lavoro nell’ USARCI-LARAC,sindacato che usciva da un biennio difficile. caratterizzato da un precario equilibrio interno che ne aveva condizionato spesso l’operatività a tutti i livelli.
Il primo impegno e’ stato quello di rilanciare le attività del sindacato non attraverso le funzioni o gli incarichi , ma tramite i contenuti, gli obbiettivi e gli strumenti.
Il direttivo ha cosi’ trovato un proprio equilibrio, consolidandosi nei rapporti interni e consentendo al sindacato di svolgere con efficacia il proprio mandato , riuscendo a conquistare diversi attestati di merito.
Con un direttivo motivato e collaborativo abbiamo cominciato ad operare sia a livello nazionale che a livello locale cercando di contribuire alla realizzazione del programma stabilito nello scorso congresso.
A livello Nazionale si erano da poco firmati i nuovi AA.EE.CC commercio che avevano visto il sindacato di Pescara mantenere una posizione ben distinta nei confronti delle scelte operate dai vari sindacati e sfociata poi con le dimissioni di Gianni Di Pietro da vicepresidente nazionale , al quale, dopo il suo intervento potrete rivolgere ,durante il dibattito che seguirà, eventuali quesiti di carattere sindacale, previdenziale, legale e fiscale,con il supporto anche del nostro consulente legale avv. Mauro Marzoli e fiscale dott. Antonio Censi che preghiamo palesarsi a benificio dei colleghi.
Il nostro sindacato si e’ sempre mosso mettendo al centro del proprio impegno, la tutela degli interessi degli agenti e mantenendo spesso una posizione di rigore nei confronti delle decisioni più importanti assunte a livello nazionale.
Un atteggiamento critico lo abbiamo tenuto anche durante l’elaborazione e approvazione da parte dell’ Enasarco della nuova riforma delle pensioni dello scorso dicembre, della quale vi parlera’ in maniera dettagliata il vicepresidente vicario Franco Damiani.
Il ruolo primario del sindacato e', e rimane la difesa degli agenti commerciali. non vi puo' essere sovrapposizione tra gli interessi delle nostre mandanti ed i nostri.
Le aziende sostengono che anche noi siamo imprese, ebbene se siamo imprese, dobbiamo ragionare come loro; non si fa impresa se non abbiamo utili. se un affare non e' conveniente non e' un affare neanche per gli agenti !
L'agente deve prendere coscienza del proprio ruolo e della propria importanza per questo abbiamo coniato uno slogan che recita :
conoscere per crescere e
crescere per contare
a livello locale il direttivo di Pescara ha adottato nuove strategie per rilanciare l’azione del sindacato che vorrei elencare :
con la nuova Presidenza Becci,sono ripresi i rapporti con la camera di commercio di Pescara dopo oltre un decennio di preclusione nei nostri confronti operati dalla precedente presidenza.
Il nuovo presidente, in collaborazione con il
segretario generale Massimo Taschini, ci ha offerto l' opportunità
di sviluppare ulteriori forme di collaborazione, dalle quali potrà
scaturire anche un impegno diretto del nostro sindacato nella vita camerale.
Con l’abolizione del ruolo e con mercati sempre più globalizzati si richiede all’agente un profilo professionale diverso rispetto a quello tradizionale ,ma sopratutto competenze e strumenti adeguati per combattere le sfide che il mercato ci propone quotidianamente.
Infatti , la camera di commercio, condividendo la nostra analisi, ci ha concesso il patrocinio e le strutture per la realizzazione dei primi corsi per la certificazione di qualità rivolta ad agenti e rappresentanti di commercio.
In quest’ottica abbiamo scelto come associazione un percorso che
ci distinguesse dagli altri sindacati e che fornisse in anteprima uno strumento di eccellenza ai nostri iscritti:
la certificazione di qualita’ dt 58 , assimilabile alla ISO 9001 per le aziende.
Anzi, al fine di abbassare i costi della certificazione, e per offrire maggiori opportunità ai colleghi, abbiamo creato insieme ai sindacati di Padova, Ancona, Milano, Venezia , Vicenza, Verona, Mantova, l' USARCI CORPORATE', con l'intento primario di promuovere la certificazione di qualità.
Siamo orgogliosi di essere stati i primi del centro sud, e ci duole constatare che altri sindacati USARCI non abbiano colto il significato e l'importanza della certificazione, lasciando spazio ad altre sigle sindacali che si stanno attivando per la realizzazione
di questi corsi.
Lo scorso dicembre a Padova la sede USARCI LARAC di Pescara e’ stata certificata ISO 9001, prima tra le sedi del centro sud e tra le prime in Italia e nel mondo.
Nella stessa sessione hanno ottenuto la certificazione di
qualità i primi 21 agenti abruzzesi, molti dei quali oggi presenti
in assemblea.
Siamo fieri di questo risultato in quanto siamo stati il primo sindacato di tutto il centro sud a comprenderne l'importanza e l'utilità.
Grande merito di tutto questo va’ al dottor Ottavio Baia , formatore del Certiquality, che ha saputo raccogliere e capitalizzare questo
naturale bisogno di eccellenza di cui la categoria sentiva la necessita’ e nel suo intervento ci illustrerà i vantaggi legati al conseguimento della certificazione.
Abbiamo anche rilanciato un’azione d’informazione e proselitismo,attivandoci per localizzare e coinvolgere colleghi e strutture sul territorio ,soprattutto nelle province de L'Aquila dove abbiamo ripristinato la nostra delegazione presso l’avv. D'Alessandro e a Vasto presso una struttura fiscale.
Possente e’ stato lo sforzo organizzativo che ci ha visti impegnati in Molise a supporto dei colleghi di quella regione come avrà modo di relazionarvi il nostro vicepresidente Oscar Frezza, responsabile del progetto e il delegato per il Molise Felice Volpe, che ci ha messo
a disposizione la sua struttura come base d’appoggio per le nostre attività e che ringrazio per la disponibilità nella convinzione di aver contribuito con questa mia relazione ad analizzare correttamente gli aspetti più importanti della nostra professione ,proponendo percorsi e strumenti idonei per una crescita della categoria , affido all’assemblea il compito di dibatterne i contenuti e fornire le risposte adeguate.
Ringrazio per l’attenzione e passo la parola agli ospiti per i saluti.
il presidente
Bruno Rossi
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