venerdì 26 febbraio 2010

STATUTO DEI LAVORATORI AUTONOMI

UNA GRANDE OPPORTUNITA'

Finalmente una buona notizia, anzi ottima.
Tiziano Treu, Senatore della Repubblica Italiana, si è fatto promotore di una proposta di legge innovativa e rivoluzionaria per tutti i lavoratori autonomi, agenti di commercio , piccoli artigiani, piccoli commercianti e piccoli professionisti, ovvero di tutti quei lavoratori che fanno prevalere il proprio lavoro e quello dei loro familiari rispetto al capitale.
Ovvero una moltitudine di lavoratori, i cosiddetti autonomi, che per anni sono stati dimenticati da tutti i gruppi politici, vessati e munti dalle istituzioni, lavoratori che venivano e vengono ancora considerati solo quando è il momento di pagare tasse, imposte e balzelli vari.
Ora, finalmente, questi lavoratori, questi autonomi, assurgono al rango di umani, di persone, qualcuno si è finalmente accorto che anche loro hanno un'anima che non hanno solo doveri, ma anche diritti al pari dei lavoratori dipendenti, diritti che tutti dovrebbero avere in una nazione cosiddetta civile, dove il sociale non dovrebbe essere una parolaccia ma un sistema economico.
Se tutti possono permettersi il lusso di spendere, saremmo tutti più ricchi.
La proposta di legge prendendo spunto dall'art. 35 della Costituzione, secondo il quale la Repubblica Italiana tutela il lavoro in tutte le sue forme, (quindi non solo lavoro dipendente), è costituita da un vasto e complesso articolato rivolto alla crescita del terziario di qualità prevedendo la tutela di questi lavoratori difendendoli dalle criticità tipiche di ogni attività aggravate dalle ricorrenti crisi economiche.
Le trasformazioni del mercato del lavoro e la riorganizzazione dei cicli produttivi hanno espulso migliaia di lavoratori dipendenti creando implicazioni sociali molto profonde. Spesso questi lavoratori autonomi sono essenzialmente lavoratori provenienti dal lavoro dipendente, costretti ad intraprendere una attività autonoma con tutti i rischi di tipo imprenditoriale.
Il disegno di legge individua un insieme di principi e di regole essenziali che non vanificano
le peculiarità delle singole categorie di lavoratori, anzi ne traccia un insieme di tutele e di incentivi che corrispondono alle esigenze di queste categorie.
Lo statuto del lavoro autonomo non tende ad eliminare le regole già esistenti per le varie categorie di lavoratori, ma anzi si concentra sulle esigenze di ogni categoria sotto forma di tutela e sostegno alla crescita.

LA PROPOSTA TENDE A CONSEGUIRE I SEGUENTI OBIETTIVI

Ricerca della qualità e stabilità del lavoro
Maggiori investimenti in formazione continua
Superare tutte le discriminazioni sul lavoro
Accesso al credito
Certezza dei termini di pagamento del lavoro svolto
Sviluppo di forme di previdenza e di assistenza integrative
Maggiori forme di liberalizzazione
Diritto ad un equo compenso
Sostegni per la riconversione di attività autonome
Finanziamenti in conto Capitale
Prestiti agevolati
Tutela del reddito in caso di inattività temporanea o cessazione dell'attività
(ricordate l'articolo che ho scritto già 4 anni fa sulla costituzione del FIS, FONDO INTEGRATIVO STRAORDINARIO?)

Questi sono solo alcuni degli elementi previsti dalla proposta di legge preparata dal PD.
L'USARCI deve farsi parte attrice nel proporre correttivi e migliorie per la nostra categoria, l'occasione è ghiotta, unica ed irripetibile, i tentativi per bocciare questa proposta saranno tanti poiché andrà a ledere le posizioni dominanti di alcuni poteri forti, a volte presenti anche all'interno dei sindacati e che spesso non rappresentano il potere politico ma solo quello esecutivo condizionandone la crescita.

Gianni Di Pietro