Il 
guaio di questo paese è il proliferare di movimenti, partiti, sindacati,
 ognuno conta mille, duemila , tremila iscritti, tutti incazzati, tutti 
convinti di poter cambiare il mondo, ma poi è il mondo che cambia NOI.
  Ognuno di noi ha la ricetta giusta per fare questo o quello, ma poi 
oltre la ricetta occorrono gli ingredienti, e poi occorre la cucina, ed intanto  le controparti godono. 
 Le controparti dovrebbero insegnarci qualche cosa, tutte le aziende 
industriali, aderiscono alla confindustria, quelle commerciali alla 
confcomemrcio e quelle artigianali alla confartigianato, e fanno anche 
gruppo quando si tratta di tutelare i loro interessi, loro non si 
frammentano, non si dividono.
 Al contrario, noi agenti abbiamo una 
pletora di sindacati, non ne conosciamo i programmi, gli scopi, i 
principi, l'appartenenza politica o sindacale, ma li critichiamo,
  "
 non fanno nulla per tutelarci " ma noi "agenti", cosa abbiamo fatto in 
tutti questi anni per cercare di tutelarci ? nulla, siamo vissuti a 
rimorchio, tanto le cose andavano bene. 
 Ora che la crisi ci 
attanaglia, ci massacra, allora pensiamo che dobbiamo difenderci, e 
vogliamo creare un gruppo, una nuova associazione, l'ennesima di 
200/300/1000 iscritti, senza forza, senza conoscenze, con l'unico 
intento di arrivare ad una meta ma senza conoscerne il percorso e 
vanificare cosi' l'ennesimo tentativo. 
 Oltre ai sette canonici 
sindacati ufficiali degli agenti di commercio, di cui solo due/tre hanno
 una certa rappresentatività, vi sono ben altre 5 sigle sindacali, 
chiamerei PADRONALI, che servono solo PER DISPERDERE SEMPRE PIU' LE 
NOSTRE FORZE A VANTAGGIO DELLE CONTROPARTI. 
 SE VUOI VERAMENTE 
CAMBIARE , LO DEVI FARE ALL'INTERNO, CONFRONTANDOTI, SE NECESSARIO ANCHE
 SCONTRANDOTI CON CHI HA IDEE DIVERSE.
 
 I LATINI DICEVANO:          "DIVIDI ET IMPERA"   
  DIVIDI I TUOI NEMICI COSI' PUOI COMANDARLI A TUO PIACIMENTO.
 E NOI ???
Gianni Di Pietro