lunedì 19 novembre 2012

MI PIACE

Forse e' una utopia?  Forse non si realizzerà mai perchè quello che domina è l'arrivismo in questa arida società. Ma se si smette di sognare non rimane che il deserto.

Mi piace un sindacato dove i problemi degli agenti siano alla base dell'attività
Mi piace un sindacato dove lo scopo principale è quello della tutela degli agenti
Mi piace un sindacato dove la crescita morale e professionale della categoria siano fondamentali
Mi piace un sindacato dove la formazione sia utilizzata non solo per problemi di cassa, ma per la                preparazione degli agenti.
Mi piace un sindacato dove non sono importanti solo i numeri, ma le competenze
Mi piace un sindacato dove ci si parli apertamente senza censure e senza risentimenti
Mi piace un sindacato dove il dissenso venga considerato una risorsa non una colpa
Mi piace un sindacato dove tutti sono pari, e nessuno possa ritenersi primo.
Mi piace un sindacato dove il rispetto degli uomini sia alla base dei rapporti
Mi piace un sindacato dove il rispetto degli altri sindacati provinciali sia il fondamento dell'unione
Mi piace un sindacato dove i presidenti siano al servizio della categoria, non il contrario
Mi piace un sindacato dove la formazione quadri sia indispensabile per la tutela della categoria
Mi piace un sindacato dove i direttivi vengano eletti per meriti, non per accordi di camarille o per propria vanità
Mi piace un sindacato dove il Presidente venga eletto sulla base di programmi, competenze, di confronto tra più candidati, non per acclamazione o per accordo tra i potenti.
Mi piace un sindacato dove il sindacalista è colui che si mette in leale rapporto con gli altri, 
responsabile dei diritti umani, capace di reggere l’utopia e di contagiare anche coloro con cui opera agli stessi suoi entusiasmi. Sa essere presente e sa motivare le scelte, conosce il più possibile il lavoro di ciascuno e perciò è competente, cerca di capire e guarda all’essenziale.Non ha preoccupazioni per propri interessi monetari e rifiuta il privilegio che è il tarlo di ogni convivenza. Preoccupandosi di ciascuno, difende non i soldi ma il valore delle persone, lottando anche per il giusto riconoscimento economico. Cardinale. Carlo Maria Martini

Giovanni Di Pietro