sabato 2 aprile 2016

CHI HA PERSO LE ELEZIONI ENASARCO?

Per la prima volta in quasi 80 anni di storia ensasarco, l'agente è stato chiamato a votare dal 1° al  14 aprile, per scegliere i propri rappresentanti nel Consiglio dei Delegati Enasarco, consiglio che ripeto per i meno attenti, è composto da 60 persone, 20 di parte mandante e 40 di parte agente, tutti indistintamente senza diritto ad alcun appannaggio, ad alcun gettone di presenza, ma esclusivamente al rimborso spese per raggiungere dalla propria abitazione la sede della Fondazione, una volta l'anno.

 Siamo entrati nel vivo delle elezioni del Consiglio dei delegati dell'Enasarco, consiglio che andrà ad eleggere il CDA (Consiglio Di Amministrazione), l'organo che amministrerà la nostra Fondazione per i prossimi 4 anni. A breve vi sarà l'epilogo di queste votazioni. Come sicuramente accadrà, tutti si dichiareranno vincitori, come in politica, nessun perdente; ma non è l'analisi della vittoria che mi interessa, ognuno a torto o ragione ha le propria motivazioni, i propri presupposti i propri interessi per gioire o rammaricarsi.

 In tutto questo baillame, vi è sicuramente un perdente, uno sconfitto, uno che pagherà le conseguenza di questa discutibile disputa,  

chiunque vinca l'unico perdente è l'Agente di Commercio, 

la vittima sacrificale, il capro espiatorio, il martire di questa specie di olocausto per la democrazia. 

Una Votazione che ancora una volta ha messo in risalto, in evidenza due aspetti fondamentali del mondo sindacale degli agenti, le due facce della della stessa medaglia ; Mandanti ed Agenti.

 I primi, le mandanti, hanno creato una unica lista, un unico corpo che le ha inglobate tutte, senza alcuna distinzione, “ IMPRESE PER ENASARCO”. Loro vinceranno sicuramente, è sufficiente un solo voto perchè 20 rappresentanti delle case mandanti accedano al consiglio dei delegati.     Discuteranno dopo, o si sono già accordati, su come ripartire al loro interno il numero dei delegati, discuteranno o hanno già discusso in gran segreto, nelle loro stanze, lontani da occhi indiscreti: ed ora, tranquilli, sono alla finestra a guardare divertiti, questo teatrino offerto dai sindacati di categoria.

Un teatrino di infimo ordine, dove ci si rimpalla accuse, offese, fatti e misfatti, non mi interessa se i fatti sono veri o falsi, se le accuse sono giuste o sbagliate, non è questo che voglio discutere, quello che si evince è la stoltezza, la superficialità, la ottusità, la scelleratezza  che alberga in molti sindacati di categoria.

La Usarci, la Fnaarc, La Fiarc, la Fisascat, l'Anasf, facenti parte della lista “AGENTI PER ENASARCO” pur su posizioni  diverse, non condivise, spesso contraddittorie, hanno pensato che solo l'unione avrebbe potuto dare maggiore vantaggio e maggiore forza alla categoria degli agenti, un gruppo forte, unico,  mentre gli altri, le altre tre liste “ Per Enasarco decidi tu” “ Adesso basta” “CGIL”, per soddisfare l'ambizione, la smania dei propri capolista , o di qualcun altro, ha preferito fare una lista propria, incuranti, insensibili delle eventuali ripercussioni negative, fregandosene delle eventuali conseguenze che potevano scaturire da questa scellerata scelta, quello di indebolire la rappresentatività della categoria degli agenti commerciali per il proprio tornaconto. 

COME SINDACALISTA AGENTE DI COMMERCIO LEGATO DA SEMPRE ALLA CATEGORIA, HO LA MORTE  NEL CUORE.

Giovanni Di Pietro