venerdì 28 aprile 2023

Usarci boccia il bilancio preventivo Enasarco. Ed avanza dubbi sulla correttezza dei rapporti bancari

 


Fonte ELECTOMAGAZINE  28 aprile 2023 

Non è andato leggero Giovanni Di Pietro, presidente dell’Usarci, nella sua dichiarazione di voto  all’assemblea dei Delegati Enasarco.

Al di là  dei due voti favorevoli ed uno contrario, si può notare – nella dichiarazione che riportiamo integralmente più sotto – che è la bocciatura politica quella che emerge. Politica non nel senso di appartenenza partitica, ma nel senso di una gestione dell’ente per nulla trasparente e che ha sollevato i dubbi di Di Pietro anche in merito alla correttezza di alcuni comportamenti.

Dunque un voto favorevole al bilancio consuntivo ma solo ed esclusivamente a tutela degli agenti di commercio, ma voto contrario al bilancio preventivo proprio per sottolineare le gravissime mancanze dell’attuale presidenza Enasarco. Nel merito, per tutte le iniziative a favore degli agenti “dimenticate” e per “strani” rapporti con il mondo bancario, ma anche nel metodo, nei comportamenti.

Uno scontro durissimo che, sicuramente, è destinato a proseguire.

Segue il testo completo della dichiarazione di voto alla assemblea dei delgati ENASARCO del 27 aprile 2023

Signore e signori delegati,

Signor Presidente

membri del collegio sindacale e degli organi di controllo –

In questa sede odierna siamo chiamati ad approvare il bilancio, il budget e il codice etico: punti sui quali intendo preannunciare  il voto favorevole dell’ USARCI per quanto concerne il bilancio consuntivo solo ed esclusivamente per ragioni di responsabilità verso gli agenti, mentre il voto per il bilancio preventivo è assolutamente negativo; mentre, per ciò che attiene il codice etico, seppure con qualche riserva dichiariamo il voto favorevole.

Tali voti però, vengono espressi con delle qualificazioni che riteniamo necessarie e quantomai opportune.

In questo esercizio, abbiamo apprezzato un comportamento non lineare del Presidente, e riteniamo che egli, spesso, si sia sottratto ai doveri di probità, correttezza e diligenza alla cui stretta osservanza egli è viceversa obbligato.

Non è mia intenzione in questa sede ripercorrere dibattiti e diatribe che si sono svolte in consiglio di amministrazione  e in tale sede saranno ovviamente risolte, come il caso della mancata adozione del regolamento del Cda, della mancata trasparenza su incarichi nei comitati e legali, sulle autodesignazioni illegittime cui pure abbiamo assistito con un certo negativo stupore. Che dire poi della mancata convocazione delle parti sociali, la mancata perequazioni delle pensioni, vi sono circa 130 mila pensionati che attendono, che dire della mancata valutazione di metodi e strategie per l’allargamento della base contributiva nonostante la forte sofferenza della fondazione sul fronte dei requisiti di legge causata dall’ormai difficile rapporto attivi/pensionati,

Infine cosa dire della mancata comunicazione della informativa ministeriale 195 del 22 aprile 2022      sull’irrituale e sistematico rinnovo della commissione elettorale in contrasto con l’ordinamento?

Sig. Presidente, intendo lasciare a verbale tre quesiti a lei rivolti sulla base di dati emersi da fonti pubbliche.

Faccio riferimento all’articolo on-line del 15 3 2023 CITYWIRE “Esclusiva – Alfonsino MEI lascia IW private Sim per entrare nel cda di una banca” e chiedo siano messi a verbale i seguenti rilievi, a nostra tutela e altrui responsabilità.

A)Laddove si riporta che sino al febbraio 2023 il presidente Mei fosse membro di IW Private Sim, del gruppo Intesa: NON è questa una ragione che pone un’ombra di illegittimità sulla sua proposta fatta nel Dicembre del 2022di investimento nel capitale di Banca Intesa?

B)Laddove in data 15 marzo l’articolo riposta che il presidente Mei sarebbe stato designato come membro delCda di BPM Vita: NON è questa una circostanza oscura, stante il fatto che egli si è poi effettivamente designato in tale ruolo, ma che nel cda del 27 marzo 2023 egli aveva sottoposto al CdA una richiesta di individuare un membro designato dal medesimo CDA. Era forse una messa in scena per coprire un investimento fatto per un ruolo personale?

C)Laddove l’articolo riporta un potenziale ruolo del Presidente Mei nel Credit Agricole: NON è questa una circostanza che fa pensare al fatto che in BPM, nonostante l’importante investimento, alla Fondazione non siano stati riservati ruoli di governance mentre Credit Agricole ne ha avuti doppi? Ci sono forse Patti diretti tra il presidente e Credit Agricole alle spalle o peggio ai danni della Fondazione in relazione alla spartizione di ruoli e cariche?


Ritengo, signori intervenuti, che questi siano quesiti che gettano un’ombra oscura e grave sull’operato del Presidente per il quale non esprimiamo la nostra fiducia, chiedendo nel contempo di rimettere al CDA di fare i necessari approfondimenti prendere le conseguenti decisioni Auspichiamo che lei, Presidente, possa rispondere opponendo comportamenti leciti che allo stato non sembrano
ipotizzabili.


Giovanni Di Pietro
Mauro Ristè
Massimo Azzolini
Marcello Gribaldo
Miriam Maria Catalano
Guido Romanelli
Luigi Doppietto