mercoledì 16 ottobre 2013

Formazione e Politica Sindacale degli Agenti di Commercio

Intervista de "IL CENTRO" al Vice Presidente Nazionale Usarci Giovanni Di Pietro il quale  si sofferma su due aspetti fondanti

La formazione certificata degli agenti commerciali ha avuto il suo inizio, in Abruzzo, proprio con il sindacato Usarci-larac di Pescara, tra i primissimi in Italia. Il primo corso di Certificazione agente di qualità DT 58, sotto il controllo dell'Istituto CERTIQUALITY, accreditato ad ACCREDIA, Ente Italiano di Accreditamento alle certificazioni  riconosciuto dallo Stato Italiano, risale infatti, al 2009. Un merito che va ascritto anche alla lungimiranza e alla preparazione del Dott. Ottavio Baia.
Tali iniziative devono ovviamente andare a braccetto con argomenti ancora più ampi che investono il settore. Giovanni Di Pietro, Vice Presidente Nazionale Usarci con delega alle politiche del lavoro ed alla formazione, al proposito, fa un po’ il punto sulla situazione.


E' impellente il rinnovo degli A.E.C. del settore industriale scaduto ormai dal 2005 e non ancora rinnovato, “ comincia Di Pietro,”oltre a quello del settore commercio scaduto lo scorso anno. Il nuovo direttivo nazionale si è prefissato alcuni traguardi ambiziosi”. “L'agente di commercio”, prosegue il vicepresidente nazionale,” pur avendo una serie di tutele legislative è contrattuali è alla mercè del mercato ma, spesso, anche a quello delle mandanti che possono revocare il mandato in qualsiasi momento e senza alcun motivo. Quando ciò avviene in età avanzata, 50 anni e più e ci si trova oltretutto nella condizione di monomandatari, è difficilissimo ricollocarsi sul mercato e trovare in tempi brevi una nuova mandante. Per sostenere l'agente che venisse a trovarsi in difficoltà, si sta studiando un sistema del tipo " cassa integrazione" che potremmo chiamare F.I.S. (fondo integrativo straordinario)” .
Questo fondo”, prosegue Di Pietro,” potrebbe essere gestito dall'ENASARCO o dall'INPS, con versamenti fatti trattenendo dalle provvigioni una minima percentuale intorno allo 02-04 % così da creare un un fondo da utilizzare in casi particolari e di grave crisi come l'attuale”.
Vi è poi da affrontare un altro aspetto tutt’altro che trascurabile. “ La limitazione del contratto di monomandato,” chiarisce il dirigente Usarci, anche questo ”rientra tra i traguardi della federazione, le aziende si servono troppo spesso di questa forma contrattuale per costringere l'agente a lavorare solo per loro, ma non offrendo un compenso adeguato. La limitazione potrebbe avvenire agendo su più fronti, innalzando ancora i massimali Enasarco, oppure riconoscendo delle indennità più alte, oppure ritenendo monomandatari quegli agenti che, pur avendo un contatto da pluri, in realtà svolgono il lavoro solo per una azienda;non ultimo puntare all'esclusione della tentata vendita dal rapporto di agenzia ”. Per concludere non bisogna trascurare l’aspetto relativo alle indennità di fine rapporto.” Gli accordi economici”,conclude Di Pietro,” prevedono indennizzi che costituiscono un minimo liquidabile, con importi irrisori in special modo quando il rapporto è di breve durata. E’ necessario, pertanto, equiparare le indennità a quelle previste dalla normativa europea come negli altri Paesi”.Ma per attuare ciò è necessaria una crescita del sindacato insieme a le unità locali, proprio in questa ottica, e per tornare al concetto di formazione, è stato varato un piano di preparazione quadri sindacali, piano che vedrà coinvolto il centro giuridico ed il centro tributario USARCI, due istituti che rappresentano il fiore all' occhiello della nostra associazione, per competenze preparazione e servizi , che fornirà maggiore professionalità ai futuri dirigenti locali e nazionali.