sabato 20 giugno 2015

IL CONTRATTO TRUFFA, " IL PROCACCIATORE D'AFFARI "

A copertura di Molti contratti di lavoro dipendente, vengono stipulati  dei veri e propri rapporti di agenzia, perché così facendo la ditta mandante non è tenuta al rispetto delle norme che tutelano il lavoro salariato

Esisono poi tantissime aziende, le più " furbe ", quelle senza scrupoli, quelle che non vogliono sottostare a nessuna regola,   le quali pur di non pagare il misero contributo ENASARCO, e le poche indennità di fine rapporto,  affidano l'incarico per la vendita dei loro prodotti, a persone, di solito in stato di forte necessità ma con contratti da Procacciatori d'Affari.

Tutto ciò con lo scopo di avere sempre la piena disponibilità del mandato, infatti il Procacciatore d'Affari, non gode degli stessi diritti dell'agente, quindi,   nessun preavviso, nessuna indennità,nssuna complicazione. 

Lo sfruttamento più becero.

Ma cosa differenzia il contratto di agenzia da quello dell'agente?

La differenza sostanziale  è rappresentata dalla stabilità del rapporto. Il procacciatore è colui che saltuariamente senza il vincolo della stabilità  in via del tutto occasionale mette in contatto l'acquirente con la mandante, non deve concludere la vendita, non deve informare la mandante sulla situazione del mercato, non deve informarla in caso di impedimento, non è tenuto agli incassi, non ha l'obbligo di esclusiva.

Purtroppo, queste pseudo aziende, approfittando di persone in stato di grave disagio economico  e di necessità, affidano loro l'incarico che in realtà  nasconde un vero e proprio rapporto di agenzia se non addirittura da dipendente, al fine unico di poterli eliminare a proprio piacimento e senza corrispondere alcuna indennità. 

Purtroppo queste persone sono spesso anche poco avvedute e, pur non essendo costrette ad accettare qualsiasi tipo di contratto non potendo scegliere, a causadella situazione in cui versano, non hanno neanche la lungimiranza di informarsi  su come eventualmente tutelarsi.

Sarebbe sufficiente infatti, conservare le copie di tutti gli ordini, gli incassi, le mail, gli E.C.  perchè alla fine del rapporto il lavoratore possa far valere i propri diritti, in primis facendo la denuncia all'Enasarco;

 in merito occorre sapere che la mandante è obbligata a trattenere all'agente i versamenti Enasarco esclusivamente al momento del pagamento delle provvigioni, e, se ciò non avviene, e l'Enasarco tramite i suoi ispettori multa l'azienda per gli omessi versamenti, questi non possono essere più addebitati all'agente, e  la mandnate deve accollarsi anche la quota carico dell'agente. 

Ma non è esclusivamente il versamento contributivo che ci interessa, con i documenti conservati, si può valutare con sicureza, se ricorrono i  presupposti del rapporto di agenzia, e quindi chiedere alla manante il pgamento delle indennità dovute agli agenti:

 Indennità Suppletiva Di Clientela, FIRR, Indennità Meritocratica, Indennità cessazione rapporto, Indennità di maneggio denaro, Risarcimento Danni da omessi veramenti contributivi.

Solo così il procaccitore d'affari potrà rientrare nell'alveo della occasionaltà e terminerà lo sfruttamento da parte delle mandanti senza scrupoli.

Giovnni Di Pietro