martedì 6 ottobre 2009

IL RUOLO DEI SINDACATI (1° parte)

Da più parti sento ripetere che il ruolo principale del Sindacato è quello di promuovere i contratti collettivi di lavoro, contratti che nel caso degli agenti e rappresentanti di commercio prendono il nome di AA.EE. CC. ( accordi economici collettivi).

Non mi sembra di aver mai letto negli atti costitutivi di alcun sindacato che lo scopo principale è quello dei contratti di lavoro, anzi, il principio, l'obiettivo, lo scopo, il fine, è quello di tutelare non solo gli iscritti, ma tutta la categoria che rappresenta. La rivedicazione dei contratti di lavoro è stata, purtroppo, una conseguenza ed una necessità tutta italiana, per colmare un vuoto legislativo. Nonostante la nostra Nazione fosse considerata la patria del diritto, “sic!!!” è sempre stata carente o deficitaria quando si tratta di difendere e tutelare il più debole o riconoscergli dei diritti.
Diceva un Giurista;
“ LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, LA GIUSTIZIA NO.”
In fin dei conti i contratti di lavoro sono una prerogativa quasi esclusivamente Italiana, e non per questo negli altri paesi i lavoratori sono meno tutelati, anzi se andiamo a ben guardare, forse lo sono di più. Ciò che ci differenzia dagli altri paesi europei è il licenziamento. Lo statuto dei lavoratori redatto da uno dei massimi giuslavoristi Gino Giugni, è stato trasformato in legge a tutela dei lavoratori ed ha posto delle regole e delle giuste limitazioni ai facili licenziamenti. Per ciò che concerne il resto, ad esempio gli stipendi, ci accorgiamo che il lavoratore italiano è il peggio pagato, riceve una indennità di disoccupazione peggiore degli altri, e gli è quasi impossibilie trovare un secondo lavoro dopo aver perso il primo. Stessa cosa dicasi per l'agente di commercio, che negli altri paesi europei gode di indennità e diritti ben più importanti di quelli italiani. Anzi, noi dobbiamo senza alcun dubbio ringraziare la Corte di Cassazione ed la Corte Costituzionale, le quali hanno sempre identificato l'agente con lo status di “Lavoratore Parasubordinato, permettendo così di riconoscergli alcune garanzie tipiche del lavoro subordinato, tra questi e non ultimo e di vitale importanza, la possibilità di adire il tribunale del lavoro per vedersi riconoscere le provvigioni e le varie indennità; se fosse considerato autonomo a tutti gli effetti, dovrebbe adire il tribunale ordinario con tempi di gran lunga maggiori e diversi diritti.
I sindacati nel corso degli anni hanno in gran parte abbandonato quello che doveva essere lo scopo primario per arrivare anche attraverso i contratti di lavoro ad una occupazione di poltrone che danno potere solo ad alcuni uomini.
Quando i sindacati si scrolleranno di dosso la connivenza con i partiti, la connivenza con le organizzazioni delle controparti, rinunceranno alle poltrone dei consigli di amministrazione rimanendo solo nei comitati di controllo, quando rinunceranno ai vantaggi e benefit di qualche dirigente, solo allora i lavoratori e gli agenti potranno tornare ed essere difesi e tutelati nel vero significato di questi termini.

Continua. 1° PARTE

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A titolo personale condivido pienamente, quanto scritto.Maurizio

Anonimo ha detto...

Cerco di essere un osservatore di economia, politica e di problematiche Sindacali, ma non sono stato abbastanza attento con ciò che scrive Gianni, e più precisamente il ruolo primario dei Sindacati è quello di promuovere gli A.E.C.Non so chi lo abbia affermato, ma se Di Pietro lo sottolinea da qualcuno, l'avrà sentito; non credo che il se lo sia inventato.
Coloro i quali fanno queste affermazioni, probabilmente sono male informati perché tutti gli statuti delle Associazioni Sindacali in primis c'è scritto che sono nati e costituiti con rogito notarile allo scopo di tutelare gl'interessi di tutti gli agenti e rappresentanti di commercio. In ogni sito internet dei Sindacati degli agenti sono riportati, magari in un vagolo, ma ci sono gli statuti. Basta leggerli.
C.P.