giovedì 30 settembre 2010

Le offerte di lavoro. “il contratto Enasarco”

Da alcuni anni ormai il proliferare di annunci di ricerca di agenti commerciali ha superato abbondantemente l'offerta.
Queste richieste figurano tra gli annunci di offerta lavoro, ma in realtà nulla hanno da spartire con questi.
Chi offre lavoro, solitamente dovrebbe essere un imprenditore, piccolo o grande, che assumendosi il cosiddetto rischio d'impresa, assume qualcuno per affidargli una certa mansione. Questa mansione potrebbe anche consistere nel vendere beni o servizi; ed a questo punto ci troveremmo di fronte al un contratto di lavoro dipendente con la mansione di viaggiatore piazzista. Stipendio fisso, ferie pagate, malattia pagata, auto, benzina, autostrada, telefono, in pratica tutte le spese per la promozione delle vendite in capo all'imprenditore.
Ma questa figura di lavoratore dipendente sta ormai scomparendo, non perché non vi sia nessuno che voglia farlo, ma solo perché i cosiddetti imprenditori ( un amico li definiva “ acchiapagalline”) lo ritengono troppo oneroso. Allora meglio rivolgersi ad altre figure di lavoratori visto che il mercato offre manovalanza a bassissimo prezzo. Così si sono inventati l'offerta di lavoro per agenti e rappresentanti; in realtà non offrono lavoro, lo chiedono, anzi lo pretendono. E' una vera e propria presa per i fondelli, si vedono inserzioni di ricerca con “ contratto Enasarco”, una tipologia contrattuale inesistente, è solo una dizione soft che nasconde esclusivamente il più tipico contratto di agenzia, ovvero se vendi “forse” ti pago.
Sta avvenendo che con la globalizzazione dei mercati, tutti vogliono sentirsi imprenditori, tutti vogliono emulare gli Agnelli, Berlusconi, De Benedetti; ma poiché per fare gli imprenditori, ovvero produrre qualche cosa occorrono soldini, e questi non hanno neanche gli occhi per piangere, si improvvisano: “ distributori, grossisti, importatori, dealer “ senza neanche lo straccio di un magazzino fornito, ma con solo una stanza un telefono ed una segretaria a 600 euro al mese, e pubblicano inserzioni su internet, tanto l'inserzione non costa nulla, alla ricerca dei soliti venditori, che altro non sono che disoccupati, anche laureati e pluri laureati, in cerca di una qualsiasi attività, i quali, pur di guadagnare qualche soldo accettano qualunque cosa.
A questi affidano un contratto spesso da monomandatario, con clausole da schiavisti, e mandano questi poveri cristi allo sbaraglio, tanto a loro non costa proprio nulla, li pagheranno, forse, se non falliscono prima, con i soldi che incasseranno e solo quando il cliente ha finito di pagare. A questi agenti, quando va bene potranno riuscire ad incassare massimo 20.000,00 eurol'anno, ovvero, al netto delle spese chiuderanno il bilancio in passivo, ed eventualmente, dopo averli sfruttati ben bene, questo brillante IMPRENDITORE, andrà poi a disdettarli senza alcuna indennità facendo leva su uno dei cavilli inseriti e preparati artatamente da qualche loro consulente senza scrupolo.

Gianni Di Pietro

5 commenti:

Attimolibero ha detto...

E' una vita che dico questo, carissimo

Unknown ha detto...

Verità sacrosante. Indubbiamente i "sindacati" di categoria fanno poco, ma purtroppo anche a causa degli agenti che non aiutano di certo non iscrivendosi ad una associazione o se iscritti, appena risolvono il loro problema la prima cosa che fanno, si dissociano.

Unknown ha detto...

Oltre a quanto tu descrivi, che condivido, c'è anche l'altra situazione problematica. Quella delle poche aziende serie e solide che sono in espansione e che reclutano venditori per coprire aree scoperte. Queste di solito offrono un fisso mensile che in genere è sufficiente per coprire i costi base ma non mettono a disposizione un portafoglio clienti che permetta di poter guadagnare da subito il minimo per sopravvivere. Siccome di questi tempi per creare il portafoglio ci vogliono anni, nel frattempo lavori se va bene alla pari. Dunque, se non hai sufficienti risorse per mantenerti fino a raggiungimento dell'obiettivo minimo, sei costretto ad abbandonare per mancanza di guadagni, anche se le potenzialità sarebbero buone. Di quest'aspetto la maggior parte delle aziende, anche quelle serie, non tengono debito conto e si ritrovano spesso a dover gestire un elevato turnover di venditori e a non riuscire a sviluppare le aree come da programma. Se calcoliamo quanto costano ad un'azienda la selezione, la formazione, le risorse umane ed il fisso mensile dedicati ad agenti che poi sono costretti ad abbandonare per mancanza di guadagno, avrebbero migliori risultati e costi inferiori a retribuire da subito, garantendo un minimo che andrà poi a crescere in base all'ampliamneto del fatturato, seri venditori che vadano a sviluppare l'area in modo professionale.

Giovanni Di Pietro ha detto...

Angelo, nel condividere quanto mi segnali, voglio aggiungere un elemento rilevante.
Quello che tu chiami TURNOVER è causato solo in minima parte dagli agenti che abbandonano, nella maggior parte dei casi, le azienda ben sanno che non è facile ottenere risultati, ma cambiando in una zona più agenti in un arco ristretto di tempo, si costruiscono una intelauatura di clientela così da poter offrire ad altro agente senza alcun minimo , la zona determinata. Questo turnover è facilitato dal fatto che le liquidazioni per cessazione rapporto sono poco onerose, ed anche i sindacati stessi non applicano determinate modulistiche atte a far diventare costosa la disdetta in modo da far meditare l'azienda prima della risoluzione. Mettici anche che molti sindacati , da quelli ex confederati, che no sanno nulla in materia di agenzia a quelli specifici, fnaarc, fiarc, ecc ecc che poco o niente sanno di indennità, e si affidano al loro leagale, il quale , solo se si tratta di somme interessanti, solo allora mette un minimo impegno nella vertenza. Gli agenti sono dei grandi individualisti e non hanno la vocazione alla solidarietà, ma anche per quelli che volessero, non trovano spesso risposte adeguate.
Gianni

Anonimo ha detto...

cosa dovrebbe offrire secondo voi un'azienda, per avere al suo interno un venditore serio, che produca risultati, con il quale instaurare un rapporto proficuo di lavoro? l'azienda in cui lavoro ha avuto un commerciale che in 8 mesi è costato alla ditta una cifra assurda, a fronte di ZERO risultati. e per ZERO intendo ZERO!