lunedì 18 luglio 2011

LO SFOGO DI UN AMICO CHE DA ANNI SI PRODIGA PER AIUTARE I COLLEGHI

Ciao GIANNI, sono Claudio Bilato Presidente USARCI di Padova e Rovigo. Permettimi lo sfogo che mi scappa, ma devo proprio dirlo. La stragrande maggioranza dei nostri colleghi non sa che chi si iscrive alla F.N.A.A.R.C. e/o alla F.I.A.R.C va a dare forza rispettivamente alla CONFCOMMERCIO e alla CONFESERCENTI che sono nostre controparti nella stipula degli A.E.C. pagano doppie quote di associazione (una diretta all'associazione ed una attraverso il contrin con L'I.N.P.S.) e si lamentano perchè le "associazioni/sindacati di categoria" li tutelano poco. Ma queste teste di "biiip" fanfaroni e pieni di se che sanno tutto loro e quando non lo sanno si rivolgono "all'amico/collega" agente che lo consiglia, lo sannno che sono degli imprenditori del "biiip" che se fossero più umili e ci frequentassero di più potremmo avere piùpotere contrattuale con le mandanti. Ben gli sta quando lo prendono nel "biip" e lo scoprono quando ci vengono a trovare in USARCI dicendo "sa non ho mai avuto bisogno prima...." ...... " ma brutta testa di biiip lo sai che se oggi trovi aperto lo devi a quei deficienti che pur non avendo bisogno hanno pagato regolarmente la quota associativa? Lo sai che invece di pagare l'abbonamento alla tua squadra del cuore, a SKY, a MEDIASET PREMIUM o a chissà altro, che ti costa un fottio di soldi potresti sostenere una associazione fatta da AGENTI DI COMMERCIO per AGENTI DI COMMERCIO e magari avere anche qualche beneficio nel tempo? Invece di fare lo "sborone" all'happy hour se quei soldi li investissi per la tua attività sostenendo una associazione veramente svincolata da qualsiasi legame non sarebbe meglio? Invece hanno le braccine corte, risparmiano la quota associativa e si presentano solo quando hanno bisogno, non si chiedono come mai quell'ufficio è aperto. "sa mi iscrivo al sindacato, poi gli risolvi il problema e CIAO non ti pagano più la quota associativa, tanto il peggio è passato. Ma se ne andassero afff......, individualisti di biiip....... mi fermo qui ma se qualcuno vuole un contradditorio mi può venire a trovare a Padova che si capisca chel'USARCI è fatta di gente che ha i Cxxxxxxi non di Cxxxxxxi. E scusate lo sfogo Cxxxo!

Claudio Bilato

4 commenti:

Anonimo ha detto...

agente di commercio: una storia infinita....... Imprenditori o Professionisti? Inps o Enasarco ? Concordo con il Pres. Bilato quando spiega che siamo tutti ...bbiip e che solo in caso di estremo bisogno..... eccolo li l'agente..... pronto a chiedere, iscriversi, etc.etc. se non a sminuire il lavoro del sindacato con la classica frase "> e cosa ci vuole per ...."< Agenti di commercio razza bastarda ! Tutto condivisibile ma non il fatto che l'Usarci di cosa si lamenta? Non ha di fatto n. 2 posti in Enasarco(vedasi art.sopra) e complice di una politica distruttiva ? Perche' dopo 19 anni di contributi l'agente non ha diritto ad alcuna pensione? Perche' gli appartamenti dell'Enasarco ncomprati con i contributi delgi agenti di commercio sono destinati ad altri? Mi piacerebbe saperlo. Cosa dovrebbero fare e dire le altre associazioni escluse? Ma sopratutto, gli agenti di commercio iscritti Enasarco, tutti e nessuno escluso, cosa ne pensano? Senza alcuna manipolazione corporativa, sappiamo o non cosa vogliono e cosa credono per il futuro i 250000 agenti iscritti Enasarco. A me piacerebbe saperlo. E finisco.... chi e' causa del suo mal........ un agente super incazzato

Commercio Sales

Giovanni Di Pietro ha detto...

Stop al rinnovo del cda Enasarco
La Federagenti ha da sempre contestato la presenza nel consiglio di amministrazione della Fondazione Enasarco di soggetti che non appartengono alla categoria degli agenti e rappresentanti di commercio, nonostante l'articolo 8 dello statuto preveda testualmente che l'esercizio della professione sia requisito essenziale per essere designati da parte delle 8 associazioni individuate come maggiormente rappresentative dal ministero del lavoro in ambito sindacale. Al contrario, in violazione palese dello statuto e con la colpevole inerzia degli organi vigilanti, nell'ultimo quadriennio, si è consentita la presenza nel cda di soggetti privi dei requisiti di legge, addirittura eleggendone uno, Brunetto Boco, a presidente dell'Enasarco. Ora, non contento di avere preso parte a una forzatura normativa evidente, il presidente Boco alla fine del mandato starebbe per rendersi protagonista di un'altra violazione di legge talmente grave che potrebbe essere effettuata soltanto nell'inerzia e con l'avallo del ministero del lavoro, di quello dell'economia e del collegio sindacale. Non appare infatti credibile che Boco abbia omesso di chiedere alla Federagenti Cisal la designazione di un proprio rappresentante da nominare nel nuovo cda, contraddicendo e calpestando clamorosamente le indicazioni date dal ministero del lavoro che ha confermato la federazione tra le 8 maggiormente rappresentative, come avvenuto negli altri rinnovi del cda del 2001 e del 2005. Si riporta la lettera che la Federagenti ha indirizzato al presidente uscente della Fondazione Enasarco e alle istituzioni competenti, nonché alla procura della repubblica di Roma, per fermare immediatamente le procedure di rinnovo del cda dell'ente che sono state avviate in palese violazione del vigente statuto. Infatti, risulta che il signor Boco abbia convocato per il 20 luglio p.v. il consiglio di amministrazione estromettendo la Federagenti Cisal e attribuendo ben tre posti alla Fnaarc e due all'Usarci che già nella scorsa consiliatura contribuirono alla sua elezione. L'esclusione appare non solo illegittima, ma getta ombre inquietanti sull'operato di Boco perché la Federagenti, differentemente dalle altre sette associazioni, si è contraddistinta per una forte critica nei confronti della gestione immobiliare e finanziaria dell'ente, attraversato da una serie di scandali che hanno trovato vasta eco sulla stampa nazionale e provocato diverse interrogazioni parlamentari bipartisan, nonché la censura da parte della commissione parlamentare di controllo degli enti gestori di forme di previdenza. Occorre inoltre sottolineare come l'impegno programmatico sottoscritto dinanzi al ministero del lavoro nel 2007, al termine del commissariamento, sia ancora completamente disatteso in relazione alle procedure di rinnovo degli organi della fondazione, se è vero come è vero che in sede di designazione del cda alcune associazioni si vedrebbero addirittura assegnati più posti, mentre altre, esistenti solo sulla carta o quasi, hanno il posto garantito a scapito di organizzazioni che pur avendo più iscritti hanno il peccato originale di contestare e non condividere il sistema verticistico e autoreferenziale che contraddistingue la gestione della Fondazione Enasarco, trovandosi in sintonia con la richiesta di trasparenza e di elezioni dirette da parte degli iscritti che la Federagenti sta chiedendo nell'esclusivo interesse della categoria. Occorre quindi che le istituzioni competenti esercitino quel ruolo di terzietà che la legge e lo statuto della fondazione gli affidano e gli riconoscono al fine di garantire la legittimità e la correttezza delle procedure di rinnovo del cda, ivi compreso l'accertamento rigoroso e puntuale della professionalità e dell'onorabilità dei nuovi amministratori, non consentendo abusi e indecorosi giochi di prestigio.

Commercio Sales

Anonimo ha detto...

Leggo solo ora lo sfogo di Claudio Bilato, io sono agente di commercio dal 1983 iscritto usarci dal 1986 al 2011 anno in cui ho deciso di mangiarmi i soldi della quota in maniera più goliardica. In questi anni nostra categoria ha subito ogni tipo di "castigo"senza che le nostre care organizzazioni sindacali riuscissero ad avere la benché minima contropartita es.fare innalzare la spesa per l'acquisto di una automobile.... il che non dovrebbe essere poi così difficile, ripeto non abbiamo avuto il benché minimo sostegno da parte dei sindacati se non in caso di piccole consulenze personali, ecco spiegato (forse) il perché qualcuno paga 110euro.... e basta...... fora è il valore che da alla vostra "consulenza" caro Claudio scusa il mio di sfogo......
fabrizio

Giovanni Di Pietro ha detto...

Forse il collega ignora che quell'80% è il risultatao di una lotta non facile, considerato che la manovra finanziaria ne prevedeva il 50%. La cosa che mi sorprende è che mentre in tutte le categorie le difficoltà uniscono, in quella degli agenti le difficoltà separano. questa e' una categoria che non vuole essere difesa, purtroppo.
Gianni Di Pietro