sabato 26 novembre 2011

LA FATTURA PROVVIGIONI (quando e come)

In questo periodo di crisi economica che ormai dura da parecchio tempo e non pare finire nel breve periodo, capita frequentemente di emettere fatture provvigioni che vengono pagate a distanza di vari mesi. Addirittura l’agente si trova a volte nelle condizioni di staccare fattura nei confronti di preponenti per le quali è perfino messo in dubbio il saldo di tali fatture. Ecco allora che viene in aiuto una norma che, seppur risalente al 28 aprile 2009, non pare sia stata ben recepita dalla nostra categoria. Il riferimento è al decreto ministeriale del 26.03.2009 denominato “IVA per cassa” che permette di versare l’Iva solo dopo averla effettivamente incassata. Quante volte ci poniamo il dubbio “Emetto fattura?”, “E se non mi paga?”, “Devo versare Iva anche quando non l’ho incassata?”, “Ma se non la emetto non vengo pagato!”, ecc. ecc.
Proprio in questi casi vi è la possibilità di emettere una fattura provvigioni che si differenzia dalla solita per la presenza della seguente dicitura

“TRATTASI DI OPERAZIONE CON IMPOSTA AD ESIGIBILITA’ DIFFERITA, EX ARTICOLO 7 DEL D.L. 185/2008”.
In questo modo l’Iva verrà versata sull’incassato e contemporaneamente chi riceve la fattura si potrà detrarre l’Iva solo dopo aver pagato il corrispettivo.
La norma prevede che scatta in ogni caso l’obbligo di versamento dell’imposta, a prescindere dall’incasso, decorso un anno dal momento di effettuazione dell’operazione.
Eccezione alla regola, è il caso in cui il preponente venga assoggettato a procedure esecutive o concorsuali. Ciò significa, ad esempio, che se la mandante nonostante i vari solleciti non paga la fattura, si può procedere per decreto ingiuntivo al quale dovrà seguire una richiesta di pignoramento e questa diventa “procedura esecutiva”. In ogni caso per le modalità operative è comunque necessario avere una adeguata consulenza da parte del proprio commercialista.

Massimo Azzolini

N.B. . La fattura provvigioni, rientra nelle prestazioni di servizio, pertanto andrebbe emessa solo al momento dell'effettivo pagamento non prima.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Altra conquista sindacale........!! Contributi previdenziali al 24%......... Con la vostra presenza massiccia alle trasmissioni televisive anche questa volta ci avete salvati. Oggi ho fatto gasolio e mi hanno praticato uno sconto del 20% perché sono agente di commercio! ! .....a proposito.... quando è che cominciamo a pagare il primo aumento all' enasarco? Anche per quello non vedo l'ora..... Grazie di tutto

Giovanni Di Pietro ha detto...

NASCONDERSI DIETRO L'ANONIMATO RIENTRA TRA I PREGI DELL'AGENTE DI COMMERCIO. LA POLEMICA STERILE, IL QUALUNQUISMO, LA STUPIDITA', AIUTANO LA CONTROPARTE E LO STATO A FARE IL PROPRIO COMODO. HO SEMPRE PUBBLICATO TUTTO, DA OGGI SE VI SONO COMMENTI POLEMICI, NON FIRMATI CON LA MAIL, VERRANNO CESTINATI IN AUTOMATICO, SENZA NEMMENO LEGGERLI. ACCETTIAMO E VOGLIAMO CRITICHE, MA GLI STUPIDI NON CREANO NULLA.

Filippo Pirozzolo ha detto...

Gent.mo collega, leggo con piacere la tua iniziativa e, prontamente, mi iscrivo. La condivisione delle idee è basilare per qualsivoglia crescita e la tua iniziativa ha il grande pregio di cominciare a dare voce alle idee di una categoria che, ahimé, per sua natura è nata eterogenea. E' proprio il divede et impera che non ha indebolito le nostre giuste istanze. Bisogna superare il concetto di privilegio immediato per dare prospettive al nostro futuro professionale. Ritengo estremamente importante essere qualificati, informati e partecipi per far crescere il peso delle nostre opinioni altrimenti continueremo a fare battaglie senza vittorie. Concordo con te in relazione all'anonimato ed, anche per questo, ho scelto di registrarmi con il mio nome; resta comunque nostro dovere permettere ai colleghi che sentono meno la voglia di partecipare attivamente di uscire allo scoperto. Personalmente non ho mai avuto paura di esporre le mie rimostranze anche quando i colleghi si accodavano silenziosi alle vittorie ottenute. Rimango dell'avviso, però, che un'azione di gruppo sia sempre più efficace che la singola rimostranza ed è per questo che bisogna andare oltre i personalismi. Una categoria più unita ha maggiori probabilità di successo che le rimostranze del singolo. Mi piacerà condividere con tanti colleghi molte idee e creare i presupposti perché gli A.E.C. siano redatti da persone che vivono i rapporti di agenzia in prima persona e non per sentito dire. Auguri e complimenti per il tuo blog.

Giovanni Di Pietro ha detto...

Gent.mo Filippo, grazie per aver partecipato al blog. E' vero, il dividi et impera è il sistema utilizzato principalmente dalla controparte, loro si limitano a dire solo, no, ad ogni richiesta, e noi,sia agenti, sia OO.SS. siamo qui a litigarci l'osso, la polpa è in mano alle controparti, e così litigando il risultato è scontato. Vi è poi da aggiungere che molto spesso, o quasi sempre, chi va a discutere di contratti collettivi, non ha la minima preparazione sindacale, sociale, e politica e finisce alla loro mercè.
Per ciò che concerne l'anonimato, basta chiederlo, ed il nome e la mail non vengono pubblicati, ma sono stanco di quelle persone , qualunquiste, che sparano nel mucchio senza costruire e senza la possibilità di poter loro rispondere.

gerardo ha detto...

La crisi si sente e si vede. La società alla quale offro le mie prestazioni come agente di commercio nel settore dell'arte da diversotempo mi paga in ritatrdo. Io fatturo solo dopo il saldo della medesima e purtroppo sono molto indietro ma non per colpa mia, esattamente novembre 2010. Sollecioto, sollecito via email o telefonando. continuano a darmi acconti provvigioni spezzettando un mese in tante fatture che mi consente di sopravvivere. è molto dura!leggo con piacere che le provvigioni come specificato anche nelle mie fatture "Acconto o saldo provvigioni mese di ottobre 2010"non avendo altra scelta è da considerare prestazioni di servizio ed emessa al momento del saldo. orbene, decade la competenza?
cordialmente gerardo

Giovanni Di Pietro ha detto...

Gerardo,non ho benm compreso la tua domanda, " orbene, decade la competenza "

quale competenza dovrebbe decare, a cosa ti riferisci??

Gianni

Gerardo ha detto...

Io sono un agente di commercio e continuo a vendere merce. Pero'la mia azienda non mi paga regolarmente. Al momento mi sta pagando addirittura le fatture che risalgono a novembre 2010. Un disatro!
Credevo che fosse obbligatorio fatturare tutti i mesi anche se l'azienda non mi pagava. In realta' io non fatturo fino a quando non mi pagano e quindi ora sto fatturando novembre 2010. Mi avevano detto che non era legale e che si rischiavano sanzioni.
Ora invece, sul vostro sito ho letto che e' possibile e legale fare cosi'. Posso stare tranquillo? Sono un po' confuso perche' sul vostro sito ho letto che " La fattura provvigioni, rientra nelle prestazioni di servizio, pertanto andrebbe emessa solo al momento dell'effettivo pagamento non prima" e questo mi farebbe pensare che sto facendo la cosa giusta. Pero' c'e' anche scritto che invece la fattura va emessa anche se con una particolare dicitura; "Proprio in questi casi vi è la possibilità di emettere una fattura provvigioni che si differenzia dalla solita per la presenza della seguente dicitura
“TRATTASI DI OPERAZIONE CON IMPOSTA AD ESIGIBILITA’ DIFFERITA, EX ARTICOLO 7 DEL D.L. 185/2008”.

Quale e' la cosa giusta da fare?
Gerardo

Giovanni Di Pietro ha detto...

Massimo Azzolini


Confermo tutto quanto indicato nel nostro articolo.
Bisogna però distinguere la normativa Iva da quella delle imposte sui
redditi.
Ai fini Iva è vero che la fattura può essere emessa al momento dell'incasso.

Pertanto se incasso a marzo 2012 una provvigione di competenza di novembre
2010 è corretto ai fini Iva emettere fattura a marzo 2012.
Ai fini delle imposte sui redditi, però, il ricavo è di competenza del 2010
e pertanto nel 2010 l'agente dovrebbe aver inserito quel ricavo tra i
componenti positivi di reddito e, conseguentemente, tassato.

gerardo ha detto...

E'già molto dura arrivare a fine mese con questa crisi ed è impossibile anticipare le tasse senza soldi. Purtroppo sono costretto a pagare cosi vista la situazione della mia società molto incerta.
A COSA VADO INCONTRO SE SONO COSTRETTO A PAGARE IN RITARDO?
Sarebbe più giusto che anche la nostra contabilità fosse per cassa...
gerardo.