domenica 3 febbraio 2013

LA POLIZZA INFORTUNI ENASARCO

COME LE COMPAGNIE ASSICURATRICI CI STRAGUADAGNANO

La polizza infortuni dell'Enasarco è una istituzione antica, fu istituita per aiutare quegli agenti colpiti temporaneamente da  infortuni o malattie abbastanza importanti che impedivano per un tempo limitato di poter svolgere la propria attività.
Il costo di questa polizza è coperto dalle quote di versamento fatte agli  agenti sotto forma di società di capitali, srl o spa, con  versamenti del 2% da parte delle mandanti, versamenti  che non danno diritto alla pensione e vengono utilizzati per l'assistenza. Oltre alla polizza venivano gestite con queste somme anche le colonie, le cure termali, le borse di studio le indennità parto e funerarie.
Ma non è la forma di finanziamento  che si vuole trattare, bensì il comportamento della società assicuratrice e del silenzio della Fondazione.
Non so con precisione a quanto ammonti il premio per la polizza infortuni, ma certamente supera i 12 milioni di euro l' anno. Cifra considerevole che fa gola a molte compagnie.
Non mi è dato conoscere neanche l'esborso annuo che queste compagnie effettuano come rimborso agli agenti, sarebbe utile conoscerne i termini.
Quello che salta all'occhio è il fatto che sono anni che la stessa compagnia assicura l'Enasarco, Questo mi sembra anomalo, possibile che mai nessuna altra compagnia, riesce a vincere l'appalto,se non ricordo male da oltre 10 anni è sempre la stessa.

Ricordo che anni fa usci' uno dei soliti scandali all'italiana maniera, che riguardava molti uffici pubblici.
Le compagnie assicuratrici avevano fatto cartello, dividendosi i piatti appetitosi. In pratica esisteva un accordo dove anche partecipando al bando, ci si accordava .La società (X) la prendo io, offro 10, voi offrite 15, la (B) la prende Caio  offrirà 12 e noi 16, la società (C) la prende  Tizio, offrirà 14 e noi venti. Con questo semplicissimo sistemino riuscivano a dare parvenza di regolarità alla gara di appalto, ma in realtà era già stabilito il vincitore.
Vi era anche un altra forma ancora più sottile, dove erano implicati anche alcuni dirigenti con pochi scrupoli, si confezionava un bando ad Hoc, dalle caratteristiche preordinate che calzavano sulla polizza di una particolare compagnia. Non era difficile, facciamo un esempio più elementare. Ho bisogno di 50 fotocopiatrici e voglio che sia la ditta XSEFAR a fornirmele, ma come faccio se l'offerta è segreta? Semplicissimo, mi guardo intorno, controllo le fotocopiatrici che fanno ciascuna azienda, prendo quella della XSEFAR con determinate caratteristiche che altre non hanno, e confeziono il bando richiedendo quelle specifiche caratteristiche.  Ovviamente la XSEFAR mi sarà abbondantemente riconoscente.

Fortunatamente ciò accadeva in passato, oggi tutto ciò è solo un ricordo, la correttezza e l'onestà imperano in tutti gli uffici pubblici e privati.
Ma non è l'aspetto dell'assegnazione che interessa,  ma la tutela degli agenti.
L' Enasarco si limita ad assegnare la polizza ma non interviene assolutamente nella tutela del proprio iscritto,
ACCADE CHE :
L'agente presenta richiesta di rimborso a seguito di infortunio e/o malattia, quantifichiamolo in 50 giorni tra ricovero e degenza domiciliare per un importo di circa 4,000 €. La compagnia assicuratrice liquida un importo di gran lunga inferiore, 2.800 € senza alcuna specifica dei giorni contabilizzati e del perché di detta riduzione. A nulla valgono le doglianze dell'agente.
Al telefono fornito dalla compagnia assicuratrice quasi sempre non risponde nessuno, quando si risponde la risposta è evasiva, e l'agente deve, “ obtorto collo” accettare in quanto dalla polizza gli è prevista una unica difesa “L'ARBITRATO” ;
Cos'è un arbitrato? un arbitrato è un metodo alternativo per risolvere una controversia affidandosi al giudizio di tre arbitri, il loro lodo è inappellabile.
Se hai diritto a 2.500,00 € di rimborso, e te ne viene liquidato 1.500,00, se ritieni di essere nel giusto e vuoi far valere il tuo diritto, devi far richiesta di arbitrato presso la sede della compagnia a Roma,  nominare e portare con te un medico legale, la compagnia ne nominerà uno di sua fiducia, oltre un terzo in accordo tra le parti. Se l'arbitro stabilirà che l'agente ha ragione percepirà le mille euro di differenza.
Questa è una bella trovata a vantaggio della parte più forte perché anche se la ragione è dalla tua parte, devi sobbarcarti il costo del tuo medico legale oltre al 50% del terzo arbitro; a conclusione anche se hai ragione, economicamente hai perso perché il costo dell'operazione è maggiore di quanto avresti avuto diritto, LA VITTORIA DI PIRRO !!



L' Enasarco, ed i sindacati di categoria che si dicono vicini ed a tutela degli agenti,  devono inserire  nella prossima polizza che l'eventuale arbitrato dovrà aversi nella sede dell'agente parte più debole visto che i soldi del premio sono degli agenti non delle compagnie assicuratrici.



Giovanni Di Pietro

1 commento:

Unknown ha detto...

Tutto quanto scritto non solo è vero ma potrebbe essere arricchito di altri contenuti, ne inserisco io uno purtroppo assai grave.
il giorno prima della firma degli aec commercio fui contattato dal presidente Usarci per andare a firmare gli aec presso la sede di confommercio. alla mia domanda di perchè io mi rispose che il delegato andrea Zanchetta era impossibilitato ed io ero l'unico VicePresidente disponibile, al chè accondiscesi anche se con qualche remora. giunto presso la sede Usarci di Roma dopo una chiaccherata sui contenuti (purtoppo priva di contenuti)fummo avvisati che le parti erano già in Confcomemrcio a nostra insaputa (oggi di fatto nutro qualch edubbio sul fatto ch enessuno di noi ne sapesse nulla). Decidemmo di andare e di disotterrare l'ascia di guerra per farci rispettare ( mio padre mi insegnò da piccolo che can che abbaia poi non morde e così fu), entrammo coda in mezzo alle gambe e ci sedemmo al tavolo. Li iniziarono i fatti più eclatanti:
Il dott Mussolino (I?) padrone di casa diede inizio ai lavori dicendo" Questo è l'accordo se vi và questo è altrimenti io mi alzo e andiamo tutti a casa" io feci cenno di alzarmi ma fui fulminato da tutti i presenti in Primis i miei con esclusione del delegato cgil.Mi chiedo ma che cavolo di tavolo è se il padrone di casa mi dice o così o pomì? ma non era mica finita lì. a quel punto prese la parola il Presdiente della FNARC il Dott Corsi ( di fatto il secondo padrone di casa) e disse che nella storia degli AEC (1956) mai fu ottenuto dagli Agenti di Commercio un risultato così lusinghiero,e ch equindi tutti bisognava votare senza esitazione lì in quel momento,onestamente devo ancora dopo qualche anno e dopo aver letto quel accordo almeno 1000 volte trovare le parti così positive per la categoria. Altro momento particolare fù il momento della firma del Presidente di Fiarc Mimma Cominci, ella un attimo prima di porre la sua firma sull'Accordo, per significare la sua piena autonomia con un incrocio di sguardi guardò la delegata di Confesercenti e dopo un cenno positivo firmò.
rammento che in quella sede l'unico a non firmare fu il delegato Cgil ( del quale ho perso le tracce). ora questa esperienza di grande democrazia mi ha insegnato che Mai Più io permetterò che una cosa del genere accada davanti ai miei occhi Mai Più.